Tutto sull’architettura verde: come creare un giardino pensile sul terrazzo con la poliurea
Sempre più spesso devi far fronte a richieste di clienti che desiderano realizzare giardini pensili o tetti verdi e fioriere? Soprattutto per chi abita in città e, quindi, non può disporre di un giardino “classico”, si tratta di soluzioni ideali per godere di aree con piante e fiori, in luoghi non predisposti naturalmente, che donano un tocco di stile all’abitazione, migliorano dell’isolamento termico e acustico e la qualità dell’aria
La realizzazione di queste opere di architettura verde richiede una buona progettazione ed esecuzione, in particolare per quel che riguarda il drenaggio delle acque e l’impermeabilizzazione.
Cos’è e come creare un giardino pensile sul terrazzo?
Un giardino pensile è uno spazio verde coltivato su edifici, terrazze o tetti, piuttosto che su terreno. Si tratta di un giardino vero e proprio, tale e quale a quello tradizionale che poggia su superfici quali terrazzi o tetti. In questo modo, è possibile realizzare un’area verde lì dove non sarebbe possibile averla, optando per una soluzione ecologica e funzionale per l’ambiente.
I giardini pensili si dividono in due tipologie: estensivo e intensivo. Nel primo caso il peso è contenuto così come lo spessore del terreno (tra 8 e 15 cm); nel secondo, il peso è significativo e lo spessore più importante (tra i 15 e i 150 cm), perché vengono adoperate diverse tipologie di piante.
Ma come costruire un giardino pensile? Innanzitutto, è importante valutare la portata della soletta e la resistenza del terrazzo. In caso di soletta non portante, sarà necessario creare una struttura portante in acciaio zincato o in legno. In seguito, si procederà all’impermeabilizzazione della soletta, alla posa di uno strato drenante e del tessuto non tessuto che filtra l’acqua. A questo punto, si potrà procedere al riporto del terreno fino alla quota progettata e all’inserimento di piante, erba o giochi d’acqua.
Perché scegliere la poliurea come impermeabilizzante antiradice
Tutte le piante sono costituite da radici molto resistenti, al punto che sono in grado di rompere vasi, spaccare pavimentazioni e creare innumerevoli danni sulle strade e rompere la soletta del giardino pensile. Ecco perché, per l’impermeabilizzazione dei terrazzi adibiti a zone verdi, è assolutamente necessario utilizzare delle guaine antiradice che rispettano lo sviluppo naturale delle piante stesse.
Il miglior impermeabilizzante è senz’altro la poliurea, un polimero termoindurente che nasce grazie alla reazione chimica tra un isocianato (spesso MDI o TDI) e una diammina o un poliolo; si tratta di una resina estremamente elastica e liquida che, una volta applicata a spruzzo, forma un rivestimento omogeneo e impermeabile che è antiradice, antivegetativa e antimuschio, quindi ideale per proteggere i tetti verdi e i giardini pensili.
La poliurea infatti:
- Garantisce la tenuta nel tempo.
- Non accresce lo spessore della soletta.
- Evita la formazione di crepe o incrinature.
- Permette di allestire i giardini anche dopo un’ora dall’applicazione che è possibile sia a caldo che a freddo.
- Garantisce un’elevata resistenza alle radici, agli acidi organici, diserbanti ed eventuali ristagni d’acqua.
- Supporta gli sbalzi termici.
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Abbiamo visto come realizzare un giardino pensile in modo che non presenti problemi con infiltrazioni d’acqua e a causa delle radici. In generale, comunque, la poliurea è efficace per impermeabilizzare qualsiasi superficie; quindi, è importante specializzarsi nel suo utilizzo in vari ambiti.
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